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martedì 6 maggio 2014

Diritti a due velocità: l’esempio argentino importato in Europa. E l’Italia?

Nel 1982 in Italia è stata abbattuta l'oppressione sulle persone che, avendo assunto sembianze dell'altro sesso, erano fuori legge

Negli ultimi 10 anni, in più paesi, è stata abbattuto l'oppressione sulle persone trans che erano costrette ad essere sterili per ottenere i nuovi documenti

Nel 2012 in Argentina è stata abbattuta l'oppressione della medicina sui corpi intersessuali: la persona è libera di autodeterminarsi, senza alcun certificato che dichiari il suo stato di transessualità

Nel 2014 è in discussione in Andalucia una legge che abbatterebbe in buona parte l'oppressione sociale sulle persone transessuali: garantire il lavoro e fare una legge contro la transfobia significa garantire una vita dignitosa ed un adeguato inserimento sociale

In Italia la persona transessuale è oppressa dalla legge, che ci obbliga alle decisioni di un giudice, dai medici, psichiatri e psicologi, che possono darci o non darci il nullaosta alla transizione, dalla società, che ci rifiuta al lavoro e ci fa restare al primo posto indiscusso nella classifica degli omicidi per motivi transfobici in Europa.

Le oppressioni vanno abbattute una ad una, iniziamo da ora: Firma la petizione http://goo.gl/BFjLxD



Dal sito www.intersexioni.it
La legge Argentina, la più avanzata mai scritta, richiede solo la volontà della persona per avviare il percorso di transizione.
Quest’anno, è in discussione nel parlamento andaluso una proposta di legge paragonabile a quella Argentina: nessuna persona potrà esser obbligata a trattamenti medici o esami psicologico-psichiatrici per cercare di determinarne l’identità di genere. All’utente transessuale verrà garantita completa autonomia davanti ai prestatori di servizi sanitari, senza alcun obbligo di terapie o di test di vita reale. La nuova legge stabilirebbe anche l’inclusione delle persone transessuali nei piani di lavoro diretti ai gruppi con particolari difficoltà di accesso al lavoro, difatti il 54% delle persone transessuali in Spagna risulta senza occupazione.

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